liberamente tratto da Le dindon di G. Feydeau
traduzione e adattamento di David Conati
11 Personaggi: U: 5 D: 6
La vicenda de "Il Tacchino" (Le Dindon) ruota intorno alla giovane e fedele signora Vatelin, moglie di uno stimato avvocato parigino, corteggiata dallo sposato Pontagnac e dall'impenitente scapolo Redillon. Messa alle strette dai due si lascia sfuggire:"Non tradirò mai mio marito per prima, ma se comincia lui, io gli renderò la pariglia, senza esitare!" Inizia così, soprattutto da parte del "Tacchino - Pontagnac" la ricerca affannosa della prova di un eventuale infedeltà dell'avvocato Vatelin.
Pontagnac è a sua volta inseguito dall'onnipresente moglie, anche lei alla ricerca di un possibile tradimento del marito. Chi tradirà chi? Qualcuno tradirà qualcuno, oppure no? Riserbo totale sull'argomento! Possiamo dire, però, che questa gustosa farsa, nata dalla penna estrosa e anticonformista di Georges Feydeau, sia come una giostra colorata. E allora forza, tutti su, altro giro, altra corsa: uomini, tacchini, mogli e mariti forse fedeli, cameriere assonnate, dandy pasticcioni, buffi inglesi che parlano in buffo francese, variopinte cocottes, ambigue direttrici di ambigui alberghi, vecchietti sordi e arzilli. Una pièce garbata, frizzante, ironica e piena d'intrecci ed equivoci ben concatenati. Un meccanismo infallibile dove lo spirito delle battute, il ritmo delle azioni sceniche e il brio dei personaggi diventa tutt'uno.
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