Corsaro Nero”, per realizzare e definire una trama originale ricca di battute e citazioni, che i lettori accaniti potranno divertirsi a scovare lungo la stesura del testo.
Per tutti quelli che hanno sognato almeno una volta di vestire i panni di un grande Corsaro o gridare: “All’arrembaggio!” Saltando oltre la murata del vascello appeso a una gomena… In chiusura alcuni semplici suggerimenti per la messa in scena.
Una Fata dispettosa, per poter diventare più importante delle altre ha deciso di rubare l’Arco del Tempo. Questo prezioso talismano, che regola il susseguirsi delle stagioni, permetterà alla stagione che lo possiede di dominare su tutte le altre. Nella disputa di questo prezioso oggetto però le Stagioni continuano a cambiare il tempo (meteorologico) e la temperatura, facendo ammalare tutti gli abitanti di questo mondo fantastico.
Gli gnomi si riuniscono per trovare una soluzione, e decidono di mettere insieme un gruppo di “coraggiosi volontari” che avranno il compito di recuperare l’Arco del Tempo. Un allegro fantasy teatrale, che fa capire come spesso l’unione fa la forza e che non sempre i problemi si risolvono con la forza, ma con delle buone idee. Il testo non contiene canzoni originali ed eventualmente può essere arricchito con l'inserimento di canzoni e musiche a scelta.
La storia di Cenerentola bene o male la conoscono tutti; ma come sarebbe andata se a riscriverla fossero stati per esempio Eschilo, Euripide, Shakespeare, Goldoni o altri grandi autori teatrali?
Tra le tante Cenerentole, Davide Conati sceglie come modello per il suo esercizio di stile la Cenerentola perraultiana e immagina che a riscrivere la fiaba siano alcuni tra i grandi autori del teatro di tutti i tempi. Nascono così le sue dodici Cenerentole (ma altre potevano aggiungersi e se ne aggiungeranno, magari con l’intervento dei lettori) che attraversano tutta la storia del teatro (da quello greco, al teatro shakespeariano, a quello pirandelliano, per concludersi con la commedia musicale all’italiana), ma anche tutti i generi e le forme teatrali.
In ogni località ci sono leggende più o meno strane che narrano di fatti curiosi. Storie inventate per suscitare curiosità, paura o orrore in chi le ascolta. Nate o messe in giro per avvolgere luoghi appartati o sinistri oppure tenebrosi in un alone di mistero. La storia spiega in modo simpatico e leggero come sovente dietro a queste storie di paura ci sia una spiegazione razionale, il più delle volte più semplice di quello che si pensa o si immagina.
Lo scopo di questo testo teatrale è quello di capire a cosa serve la paura e a come vincerla, non dimenticando però che sovente, è proprio grazie alla paura che possiamo stare lontani dai pericoli e quindi non farci male. L'importante è che si impari crescendo che esistono diversi tipi di paure e che alcune nascono solo dalla fantasia che spesso ci fa trasformare le cose e vederle sotto occhi diversi. I nomi in questo caso sono nomi di fantasia ma possono essere tranquillamente sostituiti da quelli del luogo di residenza, basta individuare un posto "misterioso" dove collocare il nascondiglio dell'Orco. Il testo non contiene canzoni originali ed eventualmente può essere arricchito con l'inserimento di canzoni e musiche a scelta.
Si tratta di una rivisitazione moderna e abbastanza informale del “libro della giungla” di Kipling. È la storia del bambino allevato dai lupi che per essere messo in salvo dalla ferocia della tigre deve essere riportato tra i suoi simili. Ma il viaggio non sarà privo di imprevisti e incontri curiosi. Una storia di avventura, coraggio, amicizia, lealtà e amore.
Il testo non contiene canzoni originali ed eventualmente può essere arricchito con l'inserimento di canzoni e musiche a scelta.