Sono molti gli strumenti che ci permettono di apprendere: leggere, parlare e confrontarci con gli altri, creare ipotesi e verificarle, dedicandoci in modo selettivo ad un solo aspetto per volta di una esperienza, trattandola come fosse scindibile in tanti aspetti. Questo fa anche ogni educatore quando cerca di comprendere il comportamento di un bambino facendolo rientrare in una specifica "area di sviluppo" o cerca di proporre attività che stimolino questa o quella abilità cognitiva o affettiva o sociale, ecc. Questo non fa il bambino, almeno fino ai 6-7 anni; per lui un'esperienza è "intera", lo coinvolge in modo globale, senza che vi possano essere distinzioni ad esempio fra aspetti emotivi, cognitivi, sociali, ecc. Per apprendere egli usa quasi esclusivamente uno strumento speciale: il proprio corpo e le proprie sensazioni. Da qui nasce l'idea della psicomotricità che fa del canale corporeo il proprio strumento di lavoro.

 

 

 


 

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