Quando lo straniero sono io

«Andremo a stare meglio, vedrete, vi piacerà».
Con queste parole il signor Gianni cerca di convincere la sua famiglia che trasferirsi «all’estero» è un’opportunità da cogliere al volo. David e Rut dovranno lasciare la loro scuola, gli amici e i cugini, ma il padre ha assicurato loro che si tratterà di un periodo di tempo limitato. Arrivati a destinazione, ai due bambini sembra persino di essere in vacanza.

Ma poi la vacanza finisce e comincia la difficile esperienza, non priva di sorprese, dell’inserimento da stranieri nella scuola e nella comunità di un paese dove lingua, usi, costumi e abitudini sono comunque diversi da quelli del loro luogo d’origine.
Un racconto autobiografico nel quale l’autore, con un taglio ironico e divertente racconta la sua esperienza da emigrante e quella del suo rientro in patria.